Nel vortice della storia, le nostre speranze di pace danzano come leggeri granelli di polistirolo. Immaginali dentro una palla di vetro, sospesa nell’aria, agitata da mani invisibili.
Un bambino sogna di vedere la neve. La sua piccola mano scuote la palla di vetro, e i granelli di polistirolo si alzano, danzando come stelle cadenti. Ma la neve non arriva. È solo un’illusione, un riflesso di ciò che vorremmo vedere. Così come le speranze di pace che ci portiamo nel cuore, in questi tempi in cui il mondo tiene il fiato sospeso.
Le guerre, le divisioni, le ingiustizie: tutto sembra agitare la nostra palla di vetro. Eppure, non possiamo smettere di sognare. Non possiamo smettere di sperare che un giorno, come per magia, la neve cadrà e coprirà ogni ferita, ogni confine, ogni anima stanca.
Forse le speranze di pace sono proprio come quei granelli di polistirolo: leggeri, quasi impercettibili, ma capaci di resistere alle tempeste. Forse, quando tutto sembra perduto, basta un soffio di vento, un gesto gentile, per farli danzare di nuovo.
Continuiamo a sognare, a sperare, a credere che la neve arriverà. E quando lo farà, coprirà ogni cuore con la sua bianca dolcezza, cancellando le tracce di dolore e lasciando spazio alla pace.
