Se chiudo gli occhi, sento ancora quelle note e quelle parole così adatte a noi suonare in lontananza, in qualche festa sulla spiaggia, per coppie strette in abbracci vuoti. Mentre tu, senza nemmeno il bisogno d’abbracciarmi, mi riempivi di attimi indimenticabili, entrando e uscendo da me come un ossesso.
Tu sei un attimo senza fine. Là dove ad altri servirebbero mesi a te basta uno sguardo, là dove ad altri servirebbero mille attenzioni a te basterebbe sfiorarmi una mano.
Ti scriverò di noi.
Perché ho la sensazione che tu non lo farai più. Certe cose noi femmine le sentiamo. Non voglio pentirmi, tra qualche anno, di non averlo fatto, perché non voglio perderlo. Il tempo è una gomma che cancella anche le storie scritte con un pennarello indelebile, ma questa è una storia che non deve svanire.
So che un giorno tornerai, non so quando e non so perché, ma sono certa che un giorno capirai quello che siamo stati e che probabilmente saremo ancora e tornerai.
(Il basilico raccolto all’alba)
Un attimo senza fine
