Distacchi

La brezza marina accarezzava dolcemente i capelli di Amanda mentre, in piedi sul terrazzino, osservava l’orizzonte. L’odore salmastro, il suono ritmico delle onde, il canto lontano dei gabbiani erano diventati parte integrante della sua esistenza. Paolo, il suo compagno, stava all’interno della casa, radunando con cura gli oggetti che avevano disseminato nei vari angoli negli ultimi dieci anni. Ogni pezzo raccontava una storia, ogni angolo custodiva un ricordo.

Quella casa al mare era stata il loro rifugio, un angolo di paradiso dove ritrovavano serenità e pace. Ora, però, era giunto il momento di chiudere quel capitolo. Amanda fece un respiro profondo, cercando di assaporare ogni istante di quella mattina settembrina.

“Amore, guarda cosa ho trovato,” disse Paolo, entrando in tinello con un vecchio album di foto. Amanda si girò e lo guardò con un sorriso dolce. Si sedettero insieme sul divano, sfogliando le pagine ingiallite. Le foto raccontavano di tramonti indimenticabili, cene a lume di candela, giornate pigre trascorse in spiaggia.

“Ricordi questa?” chiese Amanda, indicando una foto di loro due con i piedi immersi nell’acqua, sorridenti e abbracciati. “Era il nostro primo anno qui. Non avevamo idea di quanto questo posto sarebbe diventato importante per noi.”

Paolo annuì, trattenendo un’emozione che minacciava di prendere il sopravvento. “Sì, è vero. Abbiamo costruito così tanti ricordi qui.”

Passarono ore a imballare oggetti. Ogni pezzo veniva avvolto con cura, come a voler proteggere non solo l’oggetto, ma anche il ricordo che esso rappresentava. Il vecchio servizio di piatti di ceramica blu, il modellino di veliero che Paolo aveva costruito in una giornata di pioggia, le conchiglie raccolte durante le passeggiate sul bagnasciuga.

Poi, arrivò il momento di affrontare il piccolo terrazzino, dove un dondolo in legno li aveva visti cullare sogni e conversazioni profonde. Paolo si sedette per un momento, lasciando che i ricordi scorressero come un film nella sua mente. Amanda si unì a lui, prendendogli la mano.

“Sai,” disse lui, “nonostante tutto, mi sento sereno. Qui abbiamo vissuto momenti meravigliosi, ma ora è tempo di andare avanti. Ci aspettano nuove avventure.”

Amanda lo guardò negli occhi e sorrise. “Hai ragione. La vita è fatta di distacchi, ma anche di nuovi inizi. Questa casa rimarrà sempre nei nostri cuori, ma non dobbiamo temere il cambiamento.”

Quando il sole iniziò a calare, la casa era ormai vuota, i ricordi riposti con cura negli scatoloni. Paolo chiuse l’ultima finestra e prese Amanda per mano. Si fermarono davanti alla porta d’ingresso, guardandosi intorno un’ultima volta.

“Pronta?”

Lei annuì.

Chiusero la porta con un senso di pace. Mentre si allontanavano, il rumore delle onde continuava a echeggiare nelle loro menti, come una dolce melodia che li avrebbe accompagnati sempre.

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