Procida è la nuova Capitale della Cultura italiana 2022. Una notizia, ufficializzata solo questa mattina, che ha mandato in festa l’intero golfo di Napoli.
“Procida – racconta il primo cittadino Raimondo Ambrosino – può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importante per le proprie terre“.
Un successo, quello di Procida, che farà da cornice ai tanti altri patrimoni culturali dell’area metropolitana di Napoli. Un territorio, di quasi 3 milioni di abitanti, tra i più ghiotti al mondo per gli amanti della storia, dove i beni protetti dall’Unesco trovano una loro collocazione speciale, ricordando i fasti di una della civiltà più antiche e affascinanti del mondo. “Oggi è un segnale per guardare al futuro” spiega il ministro Franceschini -. Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza”. Le motivazioni lette dal ministro, alla base della scelta, stanno nel fatto che il progetto proposto “presenta elementi di attrattività e di qualità di livello eccellente”. Alla luce del “contesto di sostegni locali, regionali, pubblici e privati ben strutturato, della dimensione paesaggistica e patrimoniale straordinaria, della dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali rilevanti” anche ” per tutte le isole mediterranee”, il progetto potrebbe “determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese”. Secondo le motivazioni il progetto presentato è “inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese e per i mesi che ci attendono”.
Non è una vittoria, solo della colorata “Isola di Arturo” , così narrata da Elsa Morante nel ormai lontano dopoguerra, ma dell’intera città Metropolitana di Napoli che oggi festeggia insieme a Procida e mira a includere tutti quelli che amano la bellezza, perché “La cultura non isola”.