SOTTO QUESTI ALBERI – di Alberto Libeccio

La seconda opera letteraria pubblicata da Alberto Libeccio con Albatros, dopo “L’orologio dalle lancette blu”, intreccia le storie di alcune donne ospiti di un campo profughi alla fine della Seconda guerra mondiale. Donne di varie etnie che si ritrovano a parlare e a confidarsi le esperienze tragiche che le hanno condotte lì.

Non vi è nulla di discorde nella diversità della provenienza e delle esperienze vissute da Maria, Dolores, Sofia e Ludovica, poiché le accomuna la forza, la determinazione, il coraggio, la speranza del cambiamento. Perché alla fine ogni “rielaborazione” raccontata, porta all’accettazione non passiva della vita, nonostante le prove crudeli a cui sono state sottoposte.

Bisogna ringraziare Libeccio per aver voluto dare voce a queste donne, rendendo omaggio alla loro perseveranza e alla loro forza di combattenti, adottando uno stile di scrittura teatrale che mi fa immaginare questo testo adatto anche ad una trasposizione sulle scene.

Sinossi

Accomunate dall’esperienza dolorosa dell’esodo, alcune donne, ospiti in un campo profughi a seguito della fine del secondo conflitto mondiale, si confrontano mettendo a nudo le loro emozioni e le esperienze che hanno forgiato il loro carattere. Vittime della Storia che rende l’uomo protagonista di eroiche imprese, la loro assenza dallo scenario storico è motivata dal ruolo sociale che erroneamente le relega in uno spazio angusto e assolutamente inadeguato.
Queste donne rivendicano la loro appartenenza alla società denunciando soprusi e maltrattamenti fin troppo noti alle cronache di tutti i tempi. Il cammino di Maria, Dolores, Sofia, Ludovica, e tante altre si intreccia indipendentemente dal loro volere e insieme percorrono le strade della speranza, della condivisione dei sogni. Dai loro incontri in mezzo alla natura, tra gli alberi, traggono quella forza necessaria per reagire alle intemperie della vita: la nostalgia dei luoghi natii, le angherie e i luoghi comuni che etichettano il sesso femminile, violenze psico-fisiche di uomini che spesso sono vittime di loro stessi. Ne nascono degli esseri rinnovati e pronti alla vita, come orchidee bellissime dal fascino straniero.
Sotto questi alberi. Storie di donne, di Alberto Libeccio, è un romanzo tutto al femminile, visto e raccontato da un uomo che molto probabilmente ama moltissimo le donne.

Alberto Libeccio è nato a Napoli l’11 luglio 1958. Laureato e specializzato in materie giuridiche all’Università “Federico II” di Napoli, ha intrapreso la carriera nella Pubblica Amministrazione, arrivando a ricoprire incarichi di vertice. Pensionato, è sposato e ha quattro figli. Vive a Napoli con la sua famiglia.
La sua prima opera è stata L’orologio dalle lancette blu, pubblicata dalla casa editrice Albatros-Il Filo nel febbraio 2021, con la quale ha ottenuto un importante riconoscimento alla 46a edizione del Premio letterario Casentino 2021, con la “Segnalazione speciale della Giuria”; il “Premio di merito” alla 5a edizione del Premio letterario Milano International 2021; il “Diploma di merito” alla xv edizione del Premio letterario nazionale Alberoandronico.

Pubblicato da

Ex-giocatrice di calcio, appassionata di Napoli e del Napoli. Amo scrivere 🖋

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...