Il mondo sommerso è un romanzo di fantascienza distopica che immagina un futuro in cui il riscaldamento globale ha causato l’innalzamento del livello del mare e la scomparsa di gran parte delle terre emerse. Il protagonista è il biologo Robert Kerans, che fa parte di una squadra di scienziati incaricata di studiare la flora e la fauna delle città sommerse. Kerans però si sente sempre più attratto dal mondo sommerso e dalla sua atmosfera primordiale, che sembra risvegliare in lui antichi istinti e ricordi. Il romanzo è una riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura, tra il progresso e la regressione, tra la razionalità e l’irrazionalità. Ballard crea un’ambientazione suggestiva e inquietante, in cui il clima tropicale e le rovine delle civiltà umane creano un contrasto straniante. Lo stile è ricco di descrizioni e metafore, ma anche di dialoghi e azione, che rendono la lettura avvincente e coinvolgente.
Il mondo sommerso è un’opera visionaria e originale, che anticipa alcune delle tematiche più attuali della nostra epoca.
La visione di Ballard in questo romanzo è quella pessimistica di chi non vede mai uno spiraglio di luce nella tenebra, ma forse l’elemento simbolico decisivo in tutto il libro è proprio il sole: è vero che da lui dipende la vita della terra ma quando diviene responsabile del violento innalzamento della temperatura, fonte di raggi pericolosi, di radiazioni mortali, si trasforma in un incubo con cui i sopravvissuti devono confrontarsi continuamente. Fonte della vita e ragione di morte, padrone del destino dell’uomo. E forse anche motore di una regressione della vita verso il caos primigenio dove forze brutali e mostruose s’impegnano a spazzare via ogni sogno umano di ordine e di civiltà.
“Così, abbandonò la laguna e si addentrò nuovamente nella giungla. Nel giro di qualche giorno si perse completamente, seguendo le lagune che si susseguivano verso sud nella pioggia e nel calore sempre più intensi, attaccato dagli alligatori e dai pipistrelli giganti, un secondo Adamo alla ricerca dei paradisi dimenticati del sole rinato.”
