“Le Tre Ciotole” di Michela Murgia: coraggio e impronta indelebile

La recente scomparsa di Michela Murgia ha gettato un’ombra di tristezza su tutto il mondo della cultura, ma la sua eredità letteraria vive attraverso capolavori come “Le Tre Ciotole.” In questo toccante romanzo, Murgia ci guida attraverso un viaggio di emozioni, coraggio e forza che risuonano ancora più profondamente ora, dopo la sua partenza.

“Le Tre Ciotole” non è solo un libro, ma un riflesso della vita stessa. La Murgia dipinge i momenti oscuri e luminosi dei protagonisti di questo libro con pennellate di empatia, facendoci sentire come se fossimo coinvolti in ogni passo del loro tormentato percorso.

La scrittura della Murgia ha un modo unico di affrontare il dolore e la perdita, e ora che non c’è più la sua assenza si fa sentire in ogni pagina.

In questo momento di inevitabile malinconia, leggere la sua ultima opera diventa un modo per onorare la memoria della scrittrice sarda, la quale nelle ultime fasi della sua esistenza ci ha insegnato che anche quando si devono affrontare percorsi irreversibili si può trovare la forza per celebrare la vita e trovare bellezza. 📖🕊️

Descrizione
S’innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi dell’ultimo libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d’orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo. In stato di grazia, la grande narratrice di Accabadora , scrive per tutti noi un libro estremamente originale che induce a riflettere.

Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.

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