Ho appena concluso la lettura di questo straordinario romanzo di José Saramago, e non posso fare a meno di condividere le mie impressioni. “Le Intermittenze della Morte” è un’opera letteraria che sfida il concetto stesso di morte e ci spinge a riflettere profondamente sulla vita.
La storia si svolge in una terra senza nome, in cui accade qualcosa di inimmaginabile: la morte improvvisamente smette di esistere. Le persone non muoiono più, e questo sconvolge l’intero equilibrio della società. Saramago esplora con maestria le conseguenze di questa situazione, portando alla luce l’avidità, la paura e l’egoismo umano di fronte all’immortalità.
Ma il romanzo è molto più di una semplice allegoria sulla morte. È una profonda meditazione sulla fragilità dell’esistenza umana, sulla bellezza dell’effimero e sull’importanza di vivere appieno ogni momento. La prosa di Saramago è magistrale, ricca di ironia e sarcasmo, ma anche di profonda umanità.
I personaggi sono incredibilmente ben sviluppati, e il protagonista, l’addetta postale che si trova a gestire la “morte” che arriva sotto forma di lettere, è una figura indimenticabile. La sua evoluzione nel corso della storia è una delle parti più toccanti del romanzo.
In definitiva, “Le Intermittenze della Morte” è un capolavoro letterario che invita alla riflessione, alla contemplazione e all’accettazione della nostra stessa mortalità. José Saramago, premio nobel per la letteratura, ci ha regalato una storia straordinaria che rimarrà nei cuori e nelle menti dei lettori per molto tempo dopo aver chiuso il libro. 📚❤️
“…allora potrà domandare Morte dov’è la tua vittoria, sapendo comunque che non riceverà risposta, perché la morte non risponde mai, e non perché non lo voglia, ma solo perché non sa cosa c’è da dire dinanzi al più grande dei dolori umani.”
