Commiato

La notte è tarda
e il giorno si avvicina
rivestiamoci dunque
con le armi della luce.

Si è fatto scuro,
si è fatto silenzio
in questa vita mia
che sta finendo;
tutto mi sembra
diventato inutile
e l’angoscia mi stringe;
ed ho paura.
Padre che sei nei cieli,
non lasciare
che io mi perda nel buio
e lo sgomento.

Abbi pietà
di questo indegno servo;
fa che io possa
passare con speranza
oltre la porta
che mi sta dinnanzi.

E’ stato bello vivere con voi miei cari, e sono grato;
forse tra un poco
dovrò accomiatarmi
ma non per sempre
ne sono certo.
Ci ritroveremo
tutti in un luogo felice
che non sarà né altrove
né domani
perché l’amore,
questa misteriosa
forza che attrae gli spiriti,
vivrà fuori di questa dimensione del mondo.

A Serena.
Questo tuo vecchio padre, Serena,
quanto vorrebbe
essere tra quelli
che lasciano un ricordo senza macchia.

Tani Latmiral, gennaio 1995

Pubblicato da

Ex-giocatrice di calcio, appassionata di Napoli e del Napoli. Amo scrivere 🖋

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