24 storie. Molto diverse tra loro, sia per lunghezza, che per ambientazioni, che per l’atmosfera che si respira. Troviamo la storia di una zia povera, una signora che non ricorda più il suo nome e va in terapia, una donna che ha perso un figlio mentre faceva surf alle Hawaii, uno specchio che rivela l’anima della gente, una coppia che vuole andare allo zoo a vedere un canguro appena nato. Ma molti altri sono i protagonisti che popolano questa raccolta.
Non c’è apparentemente un filo conduttore, un elemento portante che leghi i racconti per tema. La raccolta sembra un antologia disomogenea di storie che trattano di cose molto diverse tra loro, collegate solo dallo stile di Murakami. Ritroviamo però alcuni temi che stanno a cuore all’autore giapponese: la perdita e la morte, il tradimento, l’amore complicato, il suicidio, i rapporti umani e le loro difficoltà, il tutto dotato di una magica introspezione. In qualche modo ognuno di essi è un racconto intimo e privato, che svela parte della mente dei protagonisti e delle vicende a volte bizzarre che accadono loro.
Storie illuminate da suggestioni, spiriti, eventi sovrannaturali, in modo da far viaggiare con la fantasia il lettore ma anche riflettere su alcuni aspetti della quotidianità di ognuno.
Anch’io ho dedicato un post a Murakami: https://wwayne.wordpress.com/2011/01/31/big-in-japan/. Sei d’accordo con ciò che ho scritto?
"Mi piace"Piace a 1 persona