Innervosita dall’Erre2, mi fermo nella Napoli dei Borbone.
Così presto la mattina, ci sono poche persone, ed è il vento a darmi il buongiorno con una carezza.
Il sole è già caldo, la piazza accoglie placida ed immobile il cielo azzurro.
Il mare ammicca da lontano, di fronte a me le otto facce di marmo di otto re della Napoli che fu – mi guardano, ed io penso ad un passato che non ho mai vissuto, ma di cui sento la voce, costantemente, anche adesso mentre sbircio Piazza del Plebiscito da dietro la criniera di un fiero leone di piperno.
Ilaria Iodice, 2012