CREPUSCOLO di Giuseppe Carullo

Il rosso del tramonto va spegnendosi

sopra il mare tranquillo dell’estate,

i pescatori le paranze ormeggiano

e le osterie già sono illuminate.

Canti marinareschi si dileguano,

i mandolini tentano gli accordi,

passa un leggero brivido nell’aria

risvegliando un rosario di ricordi.

E io rivedo te, slanciata e giovane,

passeggiare insieme a me, lungo la riva.

Venivi quasi tutte le domeniche,

bionda ninfa “ridente e fuggitiva”.

Dal borgo, tra folate di salsedine,

giungeva l’eco di una melodia

che diceva, nei versi amari e teneri:

non c’è l’amore senza gelosia”.

Negli occhi tuoi luceva qualche lacrima,

gentile amica mia di una stagione.

Ti rattristava l’ombra del crepuscolo

o la malinconia della canzone?

………

Oh, le canzoni della vita effimere

che il nostro cuore non ricanta più!

Durano anch’esse una stagione, e passano,

come il sorriso della gioventù.

Giuseppe Carullo, Le stagioni del poeta

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