Il rosso del tramonto va spegnendosi
sopra il mare tranquillo dell’estate,
i pescatori le paranze ormeggiano
e le osterie già sono illuminate.
Canti marinareschi si dileguano,
i mandolini tentano gli accordi,
passa un leggero brivido nell’aria
risvegliando un rosario di ricordi.
E io rivedo te, slanciata e giovane,
passeggiare insieme a me, lungo la riva.
Venivi quasi tutte le domeniche,
bionda ninfa “ridente e fuggitiva”.
Dal borgo, tra folate di salsedine,
giungeva l’eco di una melodia
che diceva, nei versi amari e teneri:
“non c’è l’amore senza gelosia”.
Negli occhi tuoi luceva qualche lacrima,
gentile amica mia di una stagione.
Ti rattristava l’ombra del crepuscolo
o la malinconia della canzone?
………
Oh, le canzoni della vita effimere
che il nostro cuore non ricanta più!
Durano anch’esse una stagione, e passano,
come il sorriso della gioventù.
Giuseppe Carullo, Le stagioni del poeta