La riscoperta

Sono dinamica, e questo mi ha permesso di superare il lutto per la morte di mio marito, superare il momento critico, superare la perdita di lui, lui accanto a me, lui in questi spazi, era una presenza forte, li occupava quando suonava il pianoforte a coda che è ancora nel suo studio, quando mi diceva cosa desiderava mangiare per cena, occupava spazio e mi piaceva restringere il mio e sentirlo accanto, anche se, ormai, eravamo due buoni compagni di viaggio, ci sopportavamo con eleganza, io sapevo indovinare i suoi desideri, concludere le sue domande, persino intuire i suoi pensieri e i suoi giudizi, andava bene, chi riesce, dopo tanti anni, ad essere qualcosa di diverso? La familiarità dopo tanti anni produce questo, è inevitabile e ci rendiamo conto di quanto sia bello, naturale e logico solo quando lo perdiamo, e restano vasti spazi solitari riempiti da echi e da ricordi concentrati nella polvere che copre oggetti, libri, spartiti e diventa, tutto a un tratto, a tradimento, tempesta di emozione.


(LA RISCOPERTA, una passione inaspettata, Francesca Mazzucato)

Pubblicato da

Ex-giocatrice di calcio, appassionata di Napoli e del Napoli. Amo scrivere 🖋

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