Come è mio solito, da eterno indeciso, non sapevo se esternare o meno il mio pensiero su di te, ci sto pensando da venerdì. Certamente non eravamo amici stretti o migliori amici, come qualcuno che sicuramente ha molto più da dire rispetto a me e che sta soffrendo e soffrirà anche di più. Ma saremmo potuti esserlo, ne sono sicuro o comunque mi piace pensarlo, perché in certe cose eravamo molto simili.
Ci eravamo conosciuti all’Università, non ricordo l’anno o il periodo preciso, ma mi ricordo benissimo quando abbiamo stretto i rapporti, durante un progetto per i crediti che aveva molto il sapore di un’attività extra-scolastica, con tanto di clima da fine anno e voglia di divertirsi (fine 2008, periodo a cui risale questa foto) 🙂
Eravamo tutti più giovani, tu in modo particolare 😉 ma già allora non mi ci volle molto per notare quanto fossi una persona sopra la media, particolare, sensibile, interessante, intelligente e molto curiosa, tutto dietro a quell’aspetto e quell’aria da scugnizza in dimensioni tascabili.
Poi, come accade spesso, le strade si dividono, ci si allontana e ci si perde di vista, ognuno affronta la propria vita ed i problemi annessi, e cerca la strada migliore per il futuro, anche se – proprio per le nostre affinità – sei una delle poche persone con cui ero realmente e sinceramente rimasto in contatto dopo l’esperienza universitaria. Qualche volta ci incontravamo casualmente al centro storico o a Piazza Bellini, o quando mi invitavi alle tantissime iniziative, manifestazioni o serate di cui ti occupavi o a cui partecipavi, e per me era sempre un grandissimo piacere: mi mettevi di buon umore, sempre, anche quando si parlava di “tarantelle” o degli infiniti problemi della nostra amata città. Si, proprio Napoli e lo sconfinato amore per tutto quello che la riguarda (compreso il calcio!) era una delle cose che condividevamo maggiormente.
E sono estremamente convinto che questa città sarebbe un luogo infinitamente migliore, se tutti i Napoletani fossero come te.
Poi un po’ di gusti musicali, la grande passione per l’arte in tutte le sue forme, e la sensibilità come filo conduttore di tutto.
Potrei scrivere ancora per molto – scusatemi, non ho tra le mie peculiarità il dono della sintesi – ma annoierei tutti e non voglio disturbare ulteriormente.
Insomma, una persona come te è un bene per l’umanità, i tuoi familiari e le persone a te più care lo sanno (di certo molto meglio di me), Napoli lo sa – e partecipare al funerale è stata solo una triste conferma di tutto ciò – ed è per questo che non doveva assolutamente succedere, tantomeno a quest’età ed in questo modo assurdo, inaspettato e bastardo!
Si è capito, sei una persona che stimo tantissimo, e gli amici che abbiamo in comune sanno quanto io abbia sempre pensato questo di te, e sono sicuro che lo sai anche tu, anche se non te l’ho mai detto apertamente, essendo uno a volte chiuso e dal ritardo cronico.
Con sconfinato affetto e stima… Cià Ilà! ❤
Ps: per colpa tua ho pianto a lungo e sono entrato e rimasto in una chiesa durante tutta la liturgia, cose che non accadevano da tanto tempo… 😉
Francesco Bevilacqua, 31 agosto 2014